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Beni materiali 4.0 e ordinari: ancora tre settimane per la consegna in regime 2022

Scadenza entro fine mese: per poter beneficiare delle più alte aliquote di credito d’imposta garantite sugli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati nel 2022, necessario che la consegna avvenga entro il 30 novembre 2023. Alla stessa data è previsto anche il termine per completare gli investimenti nei beni materiali e immateriali ordinari, sempre se prenotati entro la fine del 2022. Per questi ultimi, il credito d’imposta del 6% non è più previsto dal primo gennaio 2023.

 

Chi ha investito lo scorso anno in beni materiali strumentali nuovi tecnologicamente avanzati ricompresi nell’allegato A della Legge di bilancio 2017, con ordine accettato dal venditore e pagamento di un acconto almeno pari al 20% del costo di acquisizione compiuto entro il 31 dicembre 2022, ha ancora tempo fino alla fine del mese per dimostrarne, attraverso relativi verbali e DDT, le date di consegna o collaudo (non quelle di entrata in funzione del bene o d’interconnessione, che non contano a questo fine). I consulenti Agevola consigliano di digitalizzare i documenti, con apposizione di data certa e firma digitale.

Rispettando il termine fissato, è ancora possibile godere delle percentuali di credito d’imposta previste dal piano di benefici per i beni strumentali materiali 4.0 relativo agli investimenti effettuati nel 2022, ora terminato:

  • 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 20% per investimenti oltre i 2,5 milioni e fino ai 10 milioni di euro;
  • 10% per investimenti da 10 milioni fino a 20 milioni di euro.

Era stato il decreto Milleproroghedifferire al 30 novembre 2023 il termine, già prorogato dal 30 giugno al 30 settembre 2023 dalla legge di Bilancio 2023, per completare gli investimenti effettuati dal primo gennaio 2022 e prenotati entro il 31 dicembre 2022.

Décalage con consegna dopo il 30 novembre 2023

I beni che saranno consegnati successivamente a questa data, anche se correttamente prenotati entro la fine del 2022, rientreranno automaticamente nel nuovo regime agevolativo (con percentuali di credito d’imposta dimezzate) partito dal primo gennaio 2023 e in vigore fino al 2025, come già previsto dalla Legge di bilancio 2021 (articolo 1, comma 1057-bis, legge n. 178/2020):

  • 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 10% per investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
  • 5% per investimenti da 10 milioni fino a 20 milioni di euro.

Consegna tassativa anche per i beni ordinari: a rischio il contributo del 6%

Analoga scadenza vale anche per i beni strumentali materiali diversi da quelli indicati nell’allegato A, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro, e per i beni strumentali immateriali diversi da quelli indicati nell’allegato B, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro. Per gli investimenti in questi beni “ordinari”, se prenotati entro il 31 dicembre 2022, è riconosciuto un credito d’imposta del 6% che sfumerà in caso di mancata consegna entro il 30 novembre 2023, visto che l’incentivo non è più concesso dall’inizio di quest’anno.

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Jessica Gaigher / The Founder

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