Articoli utili per credito di imposta

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ZES UNICA nuova procedura-2024-anteprima

ZES Unica: verdetto sulla quota di credito spettante a metà dicembre

Dopo l’overbooking estivo, con la pezza messa dal dl Omnibus, si attende un significativo ridimensionamento delle percentuali di credito d’imposta ZES Unica potenzialmente fruibili dalle imprese che hanno “prenotato”. Attenzione, però, alla nuova procedura di comunicazione integrativa, da completare fra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024: aver già realizzato gli investimenti non basta più per compensare, serve doppia ricevuta dall’Agenzia delle Entrate. Tra selezione naturale degli investimenti eleggibili e nuovi fondi, atteso per la metà di dicembre il verdetto sull’ammontare di credito effettivamente fruibile da ogni impresa.

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Transizione 5.0, via agli incentivi-2024-anteprima

Transizione 5.0, via agli incentivi

Via libera definitivo al Piano Transizione 5.0. Nella serata di martedì scorso è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’atteso decreto attuativo. Attraverso il portale GSE dedicato, attivato dal giorno successivo, alle imprese è ora accessibile il nuovo programma di crediti d’imposta per progetti di innovazione “green”. Lungo e complesso l’iter di attuazione, in cui il Mimit ha dovuto cercare compromessi con molteplici attori, dall’Europa alle categorie, passando per il concerto interministeriale. Oltre 6 miliardi sul piatto, “on-off”: per le aziende è arrivato il momento di sbloccare le decisioni di investimento.

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ZES Unica prevalutazione e dicitura-2024-anteprima

ZES Unica, tempi stretti: prevalutazione subito e dicitura per i documenti di spesa

Via alle prevalutazioni degli investimenti al Sud: finalmente in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo ZES Unica. Un mese di tempo per prenotare il tax credit che premia i progetti realizzati o da realizzare nel 2024: finestra di presentazione delle domande all’Agenzia delle Entrate aperta dal 12 giugno al 12 luglio 2024. Per nuovi impianti e attrezzature, ma anche terreni e immobili strumentali, crediti d’imposta tra il 15 e il 70%, differenziati per regioni, dimensioni dell’impresa ed entità dell’investimento.

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R&S e 4.0: nuovi obblighi comunicativi ex ante ed ex post

Per investimenti 4.0 e attività di R&S effettuati dal 30 marzo 2024, obbligo di comunicazione preventiva e consuntiva per fruire dei crediti di imposta. L’articolo 6 del Dl 39/2024, già pubblicato in G.U. il 29 marzo, non ancora convertito in legge, introduce anche una comunicazione ex post obbligatoria per poter procedere con le compensazioni dei crediti su investimenti 4.0 realizzati tra il primo gennaio 2023 e il 29 marzo di quest’anno nonché sugli investimenti R&S avviati dal primo gennaio 2024. In attesa che il Mimit approvi i nuovi modelli di comunicazione, Agevola consiglia l’adozione di un comportamento prudenziale sulla base di differenti casistiche.

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Ricerca&Sviluppo-2024-anteprima

Credito d’imposta R&S&I, strumento di crescita strutturale. Le novità 2024

Dall’intuizione allo studio più puro e teorico, fino alla sperimentazione e allo sviluppo di un prodotto originale e innovativo o di un nuovo processo industriale: la realizzazione di un progetto in R&S porta all’impresa vantaggi in termini economici, strategici e competitivi, ma anche, su larga scala, valore per l’economia e la società.
Per supportare le aziende italiane che investono nel percorso di ricerca, ma anche nell’introduzione di design rinnovati per i propri prodotti, o di servizi digitali significativamente migliorati, il credito d’imposta R&S&I finanzia le spese sostenute per integrare scienza e tecnologia nei più diversi ambiti; per sviluppare nuovi materiali, mettere a punto strumenti di analisi all’avanguardia, automatizzare la produzione.
Ecco le novità 2024: le aliquote dal primo gennaio, la comunicazione ex ante prevista dal decreto “fisco-superbonus” approvato in CdM martedì scorso e il punto sulla certificazione retroattiva.

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ZES UNICA 60%: countdown per pianificare il 2024

ZES UNICA 60%: countdown per pianificare il 2024

Pianificare subito gli investimenti 2024 per mettere al sicuro una considerevole quota di credito d’imposta. È questo l’imperativo per le imprese del Sud, che a partire da oggi hanno dodici mesi per realizzare progetti che possono generare un tax credit fino al 60%. Le speciali condizioni saranno garantite dal primo gennaio e fino al 15 novembre del prossimo anno nella nuova ZES Unica per il Mezzogiorno, definitivamente sancita con la pubblicazione in G.U. della legge di conversione del decreto Sud. Antenne dritte per l’operatività con i prossimi decreti attuativi.

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Scadenza consegna beni materiali 4.0 e ordinari_anteprima e social

Beni materiali 4.0 e ordinari: ancora tre settimane per la consegna in regime 2022

Scadenza entro fine mese: per poter beneficiare delle più alte aliquote di credito d’imposta garantite sugli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati nel 2022, necessario che la consegna avvenga entro il 30 novembre 2023. Alla stessa data è previsto anche il termine per completare gli investimenti nei beni materiali e immateriali ordinari, sempre se prenotati entro la fine del 2022. Per questi ultimi, il credito d’imposta del 6% non è più previsto dal primo gennaio 2023.

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Manovra 2024: cantiere incentivi, lavori in corso_art

Manovra 2024: cantiere incentivi, lavori in corso

Prima stesura della Legge di bilancio 2024, decreto anticipi, riforma incentivi; sullo sfondo la trattativa con Bruxelles sul RepowerEu. Il comparto dell’agevolato per il sistema produttivo si appresta ad affrontare l’anno nuovo. Tra annunci ufficiali e rinvii, caccia alle coperture e nuovi obiettivi di politica industriale, ecco a che punto siamo, con un focus su Nuova Sabatini, garanzie per l’industria, ZES Unica, credito d’imposta R&S.

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Credito d’imposta ZES fino al 60%: dal 2024 per tutto il Sud

ZES Unica dal 2024 al 2026 per le imprese del Mezzogiorno: pubblicato lo scorso 19 settembre in Gazzetta Ufficiale il Decreto Sud. All’interno della nuova Zona, garantiti alle imprese semplificazioni autorizzative e un credito di imposta maggiorato, fino al 60%, per acquisto o leasing di nuovi macchinari, impianti e attrezzature destinati a strutture produttive, ma anche per acquisto di terreni e acquisizione, realizzazione o ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.

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5-vantaggi-finanza-agevolata

I 5 vantaggi impliciti della finanza agevolata

La finanza agevolata non è solo un mezzo per ottenere finanziamenti; può rappresentare un vero e proprio mentore nel percorso di crescita e trasformazione delle imprese. Una bussola capace di offrire un orientamento efficace verso le sfide e le opportunità future. Ai benefici più immediati garantiti alle imprese dal suo utilizzo intelligente, infatti, si sommano le prospettive che questo strumento può fornire a lungo termine. Ecco i cinque vantaggi impliciti della finanza agevolata.

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transizione-4-0-fase-di-mantenimento

La Transizione 4.0 è matura.
Continua la fase di mantenimento

Dall’esame di maturità digitale, le imprese italiane escono con una media di poco inferiore a 3 in una scala da 1 a 5. Il voto “discreto” arriva dai Digital Innovation Hub di Confindustria, in un’analisi pubblicata a fine luglio.
Raggiunta la “sufficienza” anche per Bruxelles: da quest’anno le risorse PNRR possono essere rivolte verso altri obiettivi. Il Piano Transizione 4.0 resta così alle più limitate disponibilità nazionali, in una fase di “mantenimento”, con aliquote cristallizzate fino al 2025: il viaggio agevolato verso la digitalizzazione, però, continua.

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