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Capitalizzazione aziende: Nuova Sabatini

Definite in G.U. le maggiorazioni a fronte di aumenti di capitale

Il decreto MIMIT del 19 gennaio 2024, n. 43, contenente il regolamento recante sostegno alla capitalizzazione delle aziende, in particolare MPMI, che intendono realizzare un programma di investimento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 5 aprile 2024, in vigore dal 20 aprile 2024. Provvedimento atteso dal 2019, stanzia 80 milioni per il potenziamento della quota di contributo a fondo perduto Nuova Sabatini a fronte di aumenti di capitale pari almeno al 30% dei finanziamenti. Entro luglio le modalità per presentare domanda.

 

Correva l’anno 2019, e il decreto crescita per la prima volta prometteva l’accesso alle agevolazioni Nuova Sabatini in forma potenziata alle PMI che avrebbero provveduto ad aumenti di capitale. Cinque anni dopo, è approdata in Gazzetta Ufficiale l’attuazione di quanto disposto dall’articolo 21, comma 3, del decreto-legge n. 34/2019.

La nuova misura, per la quale è disponibile una dote di 80 milioni di euro, incentiva i processi di capitalizzazione delle PMI tramite l’incremento dell’ammontare del contributo Nuova Sabatini a fronte di investimenti effettuati in beni strumentali ordinari, 4.0 o “green”.

I contributi per la capitalizzazione delle aziende

Fondo perduto al 14,3% sui finanziamenti delle micro e piccole imprese per investimenti ordinari, green e 4.0; per le medie imprese, invece, quota del 10,1% per tutte le operazioni. Condizione indispensabile è che, entro la data di presentazione della domanda di contributo, l’impresa (necessariamente costituita in forma di società di capitali) abbia deliberato un aumento del capitale sociale in misura non inferiore al 30% dell’importo del finanziamento.

L’operazione dovrà poi essere conclusa esclusivamente nella forma di conferimento in denaro: entro i trenta giorni successivi alla concessione del contributo, dovrà essere stato versato almeno il 25% dell’importo, oltre l’intero valore del sovrapprezzo delle azioni, se previsto. La restante quota va invece versata entro la data di presentazione delle singole richieste di erogazione del contributo, in misura almeno proporzionale.

Invece, se l’aumento di capitale è effettuato dall’unico socio o da una Srl semplificata, dovrà risultare versato per intero entro trenta giorni dalla concessione.

Il prossimo provvedimento

Una volta deliberato l’aumento di capitale, la PMI dovrà presentare la domanda di contributo in base a quanto disposto da un provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese che sarà fornito entro il primo luglio 2024: conterrà le istruzioni necessarie per la fruizione delle agevolazioni e definirà gli schemi di domanda e di dichiarazione.

I paletti

L’articolo 7 del provvedimento stabilisce che, se non procederà al versamento dell’aumento di capitale, la PMI non potrà chiedere che la sua domanda venga tenuta in considerazione per la versione standard della Nuova Sabatini, che è sempre attiva per contribuire agli acquisti o al leasing di beni strumentali, 4.0 o green a prescindere da operazioni di capitalizzazione.

Il regolamento recentemente pubblicato dispone inoltre che, sulla base del decreto Mise del 22 aprile 2022, nei casi in cui l’erogazione può avvenire in una sola soluzione, l’aumento di capitale deve risultare interamente sottoscritto e versato prima di aver trasmesso la richiesta di erogazione in unica tranche.

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Jessica Gaigher / The Founder

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