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Comunicazioni obbligatorie 4.0, il bandolo della matassa

Sul sito istituzionale GSE, dal 29 aprile, sono disponibili i nuovi moduli di comunicazione necessari per procedere con le compensazioni dei crediti di imposta 4.0. La necessità di trasmettere le comunicazioni previste dal Dl 29 marzo 2024, n. 39, era stata anticipata da Agevola lo scorso 5 aprile. Da allora, è il caso di dire, è passata un bel po’ d’acqua sotto i “ponti”: tra una festività e l’altra, Agenzia delle Entrate, MIMIT e GSE sono intervenuti sul tema con diverse novità. Dipanando la matassa normativa, ecco le indicazioni relative alle procedure necessarie per la fruizione dei crediti d’imposta Transizione 4.0, a seconda del corretto periodo di riferimento, con lo schema riassuntivo aggiornato al 9 maggio 2024.

 

30 marzo 2024: il Dl 39 sancisce gli obblighi comunicativi

Sono stati introdotti dall’articolo 6 del Dl 39/2024 (N.d.R, pubblicato in GU ma non ancora convertito e attualmente in corso d’esame, con diversi emendamenti, in commissione al Senato). I nuovi obblighi di monitoraggio delle misure Transizione 4.0 assoggettano la fruizione dei

  • crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 effettuati dal primo gennaio 2023 (esclusi quelli prenotati, con conferma d’ordine e acconto versato, entro il 31 dicembre 2022),
  • e dei crediti d’imposta per investimenti in R&S, innovazione tecnologica e design e ideazione estetica effettuati dal primo gennaio 2024, all’invio di modelli di comunicazione telematici, resi disponibili sul sito della società di gestione dei servizi energetici GSE dal 29 aprile 2024. In particolare, si tratta di:
  • allegato 1: modello di comunicazione degli investimenti in beni strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese;
  • allegato 2: modello di comunicazione degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.

Focus sulle comunicazioni per gli investimenti in beni strumentali 4.0  

12 aprile 2024: interviene l’Ade con il blocco operativo

A partire dal 30 marzo 2024, il Dl 39 ha dunque subordinato la compensazione dei crediti d’imposta in beni materiali e immateriali 4.0 di cui ai commi 1057-bis, 1058, 1058-bis e 1058-ter dell’articolo 1, legge 178/2020, alla trasmissione di una comunicazione preventiva e/o di completamento dell’investimento, da effettuarsi in modalità telematica, contenente i dati identificativi dell’impresa beneficiaria, il periodo di realizzazione degli investimenti le tipologie di beni agevolati con relativi costi, il credito d’imposta complessivo e la distribuzione temporale delle relative quote di fruizione.

Alla data di pubblicazione in GU, i moduli per comunicare non erano però ancora disponibili: nelle more dell’emanazione del decreto direttoriale MIMIT che li avrebbe poi resi utilizzabili, è intervenuta l’Agenzia delle entrate con la risoluzione 19/E/2024 del 12 aprile 2024, che ha di fatto bloccato le compensazioni sul piano operativo.

Per quanto concerne i crediti legati ai beni strumentali 4.0, l’Agenzia ha infatti sospeso l’utilizzo in compensazione mediante modello F24 nei seguenti casi:

  • codice tributo 6936, con anno di riferimento 2023 e 2024 (beni materiali);
  • codice tributo 6937, con anno di riferimento 2023 e 2024 (beni immateriali).

Proprio in questo passaggio risiede la formazione del primo nodo. La vecchia risoluzione 3/E del 13 gennaio 2021 dell’Ade, che aveva istituito questi codici tributo, prevedeva l’indicazione, nel campo “anno di riferimento”, dell’anno di interconnessione del bene agevolato.

Su queste basi, il blocco generalizzato dei codici tributo 6936 e 6937 con anno di riferimento 2023 e 2024, avrebbe comportato un’illegittima sospensione dei crediti maturati in anni precedenti al 2023, tra cui sarebbero stati inclusi anche quelli di cui ai commi 1056 e 1057 dell’articolo 1, legge 178/2020, prenotati entro il 2021 o entro il 2022, interconnessi tardivamente nel 2023 e 2024. Investimenti che, da decreto, avrebbero però dovuto essere esenti dall’obbligo di comunicazione.

16 aprile 2024: l’Ade precisa che per le prenotazioni antecedenti al 2022 (solo beni materiali) l’anno di riferimento è quello dell’interconnessione

Per sciogliere, almeno in parte, il groviglio, le Entrate hanno dunque pubblicato sul proprio sito istituzionale, il 16 aprile 2024, una FAQ recante le modalità operative per consentire la compensazione dei crediti relativi a beni materiali 4.0 di cui ai commi 1056 e 1057, dell’articolo 1, legge 178/2020, prenotati entro il 2021 o entro il 2022 ma interconnessi tardivamente nel 2023 e 2024:

  • indicare il codice tributo 6936;
  • indicare quale anno di riferimento, «l’anno in cui è iniziato l’investimento, a prescindere dall’anno in cui questo si è concluso o dall’anno di interconnessione del bene strumentale».

Portando a titolo esemplificativo il caso di un credito d’imposta per investimenti in beni materiali 4.0 del comma 1057, con investimento iniziato nel 2022 e terminato nel 2023, la stessa Agenzia delle entrate specifica nella FAQ che il modello F24 deve riportare come anno di riferimento il 2022.

Impossibile invece applicare lo stesso criterio al comma 1058 riguardante i beni immateriali 4.0, per impossibilità di incasellarne la prenotazione entro il 2022 (come si evince dallo schema sotto riportato).

24 aprile 2024: viene pubblicato il Decreto direttoriale MIMIT

Si arriva così alla serata del 24 aprile, quando il MIMIT emana un decreto direttoriale per l’approvazione dei modelli di comunicazione per investimenti 4.0 (e anche spese di R&S), da compilare mediante inserimento dei dati nel sito istituzionale del GSE.

Concentrandosi sempre sulla parte relativa ai beni strumentali 4.0, il decreto chiarisce che l’invio consente all’impresa beneficiaria dei crediti 4.0 di cui ai commi 1057-bis, 1058, 1058-bis e 1058-ter dell’articolo 1, legge 178/2020, di compensare i crediti d’imposta maturati sugli investimenti completati, entrati in funzione, interconnessi e, se necessario, periziati (l’obbligo di perizia asseverata o di attestato di conformità si verifica in caso di costo unitario del bene superiore a 300 mila euro, mentre con un costo inferiore è sufficiente produrre una dichiarazione sostituiva di atto notorio del legale rappresentante dell’impresa).

29 aprile 2024: a mezzogiorno i moduli sbarcano sul portale GSE

Seguendo le istruzioni fornite dal MIMIT, a partire dal 29 aprile i moduli per le comunicazioni vengono resi accessibili attraverso il sito GSE. Ma quali comunicazioni devono essere redatte, e per quali investimenti?

Mantenendo il focus sui beni strumentali 4.0, e demandando ciò che riguarda l’ambito R&S a futuri approfondimenti, nella tabella predisposta da Agevola, ecco uno schema sintetico degli obblighi comunicativi in vigore alla data del 9 maggio 2024.

 

Tabelle 4.0 ex ante post 2024

 

Prossimi step?

In attesa della conversione del Dl 39/2024, (il cui iter potrebbe comportare l’intervento di ulteriori modificazioni), pur essendo oggi disponibili i modelli di comunicazione, lo sblocco effettivo delle compensazioni 4.0 interessate dalle nuove disposizioni resta comunque in attesa della riattivazione dei codici tributo 6936 e 6937 con anno di riferimento 2023 e 2024, sospesi con la risoluzione Ade 19/E/2024.

L’effettiva presentazione del modello F24 è quindi ancora momentaneamente sospesa fino a nuovo ordine.

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Jessica Gaigher / The Founder

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