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Bando ISI INAIL 2023, conto alla rovescia: 500 milioni per le imprese

Per una nuova macchina operatrice computerizzata in sostituzione della vecchia, un nuovo tornio, una fresa, grazie al cumulo con il credito d’imposta 4.0., l’impresa ottiene un contributo dell’85%.
65% a fondo perduto per un intervento di bonifica dall’amianto sull’edificio industriale, attraverso la rimozione delle coperture e la sostituzione con materiali di ultima generazione. A finanziamento di ciascuno di questi progetti, e moltissimi altri, INAIL mette a disposizione fino a 130 mila euro a fondo perduto. Necessario attivarsi subito per partecipare al nuovo Bando ISI, al via nei prossimi mesi.

 

Supportare le aziende, in particolare le micro, piccole, medie, che investono in sicurezza. È questo l’obiettivo degli incentivi ISI di INAIL: sono più di tre i miliardi di euro garantiti a fondo perduto, dal 2010 a oggi, in favore delle imprese che, negli anni, si sono impegnate nel miglioramento delle condizioni di lavoro e nella prevenzione dei rischi sulla salute dei dipendenti.

Anche nel 2024 stanziati nuovi fondi per promuoverne la responsabilità con una dote record: sono oltre 508 i milioni di euro disponibili a valere sul Bando ISI 2023, con la possibilità per ciascuna impresa di ottenere un contributo a fondo perduto fino a 130 mila euro. Recentemente annunciata dalla Gazzetta ufficiale n. 296 del 20 dicembre 2023, l’ultima edizione del Bando torna a finanziare (in base al nuovo regolamento de minimis, in vigore dal primo gennaio 2024) le aziende di ogni dimensione, su tutto il territorio nazionale, nell’avviso che la prevenzione generi un importante ritorno in termini economici, sociali, di competitività e di benessere organizzativo.

Opportunità imperdibili sono quelle riservate in particolare alle PMI dei settori manifatturiero ed edile, che hanno la possibilità di sostituire macchinari obsoleti (non marchiati CE) e non obsoleti (a marchiatura successiva al ’98) con nuovi strumenti 4.0, cumulando agevolazioni e arrivando a coprire fino all’85% dei costi dell’investimento. Tanto vale per le macchine movimento terra compatte, escavatori e miniescavatori, e per un vastissimo range di attrezzature, dalle macchine per maglieria alle presse; dai robot collaborativi ai sistemi automatici di carico e scarico, da collegare a macchinari già in uso.

Ampio spettro di copertura

Unica nel suo genere, in Italia e in Europa, l’iniziativa di INAIL si propone di incentivare, attraverso la copertura al 65% delle spese ammissibili, un ampio ventaglio di progetti d’investimento.

Di particolare interesse quelli relativi alla bonifica da materiali contenenti amianto: finanziabili le spese per la rimozione della copertura in MCA e per l’acquisto e la posa della nuova, con inclusione delle spese edili accessorie, di quelle per l’esecuzione dei lavori in sicurezza e per la predisposizione e la presentazione all’organo di vigilanza del Piano di lavoro.

L’azienda agricola necessita di un nuovo trattore silenzioso e sicuro per rimpiazzare il vecchio, dispendioso in termini di consumo e manutenzione? Con un contributo a fondo perduto che arriva fino all’80% esclusivamente per i progetti presentati da giovani agricoltori, il Bando ISI 2023 offre opportunità di grande interesse alle micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria: copertura del 65% per l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali e di macchine agricole o forestali.

Premiante in proporzione all’impatto generato sulla sicurezza in azienda, è lunga la lista dei macchinari e delle attrezzature finanziabili, ripartita in base alle diverse finalità di riduzione dei pericoli per il lavoratore: i rischi chimici, quelli derivanti da vibrazioni meccaniche. Oppure quelli legati alle operazioni di movimentazione manuale dei carichi: l’introduzione in azienda di una nuova confezionatrice automatica, in grado di ridurre il rischio per i dipendenti e aumentare la produttività, è un esempio di progetto ammesso al bando.

Una complessa procedura d’accesso

Altrettanto elaborato è l’elenco dei documenti richiesti per l’adesione al Bando, che storicamente segue una complessa procedura d’accesso, scandita da un’articolata serie di scadenze. Alle imprese è consigliato affidarsi a una consulenza esperta fin d’ora: entro la fine di febbraio 2024, quando verranno forniti gli aggiornamenti sulle tempistiche previste, chi sarà pronto avrà un asso nella manica.

È sufficiente un preventivo senza impegno per avviare un processo di prevalutazione tecnica che possa determinare, da oggi all’apertura dello sportello, l’eleggibilità del progetto da agevolare.

Un supporto per l’inoltro della domanda di accesso ai contributi è caldamente consigliato anche in vista del meccanismo del click-day, previsto anche quest’anno. La scorsa edizione del Bando ha visto dissolversi nei soli primi 20 minuti di apertura dello sportello informatico i fondi disponibili, pari a 333,4 milioni di euro, assegnati fino a esaurimento a circa 8.400 richiedenti, secondo l’ordine cronologico di arrivo.

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Jessica Gaigher / The Founder

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