Transizione 4.0: 73 milioni erogati ai clienti di Agevola.

Transizione 4.0: 73 milioni erogati

Sin dal 2017, lo sviluppo e l’innovazione 4.0 delle imprese vengono sostenuti dal governo italiano con soluzioni atte ad agevolare gli investimenti in beni materiali e immateriali. Anche per i clienti di Agevola, sin dalla sua costituzione, il credito d’imposta 4.0 ha rappresentato un solido sostegno: sono oltre 73 i milioni di euro loro erogati tra il 2018 e il 2020, a fronte di investimenti pari a 126 milioni.

Il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 è un prezioso strumento volto a supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. Nell’ambito dell’operatività di Agevola, si tratta indubbiamente di una delle agevolazioni più richieste: nel 2020, sono state assicurate dal gruppo erogazioni derivanti da questa misura per circa 21 milioni di euro, quasi il 12% sul totale dei contributi ottenuti dalla clientela nell’arco dell’anno.

Dando invece uno sguardo al triennio 2018-2020, si rileva che le erogazioni 4.0 concesse ai clienti di Agevola ammontano a oltre 73 milioni di euro, quasi il 9% del totale.

Il team si ritrova spesso a chiarire alcuni dubbi sollevati dagli imprenditori relativamente al contributo.

Credito d’imposta 4.0: le FAQ

«Il mio commercialista mi ha detto che per l’accesso all’agevolazione relativa agli investimenti 4.0 al di sotto dei 200 – 300 mila euro non è obbligatoria la perizia. È vero?»

Sì. È vero. La perizia giurata asseverata è necessaria per poter utilizzare il credito di imposta generato nell’ambito della Transizione 4.0 per i beni dal valore superiore a 300 mila euro. Per i beni strumentali dal costo inferiore è sufficiente compilare un’autodichiarazione. Il documento deve riportare ogni dettaglio del bene agevolabile, attestarne la rispondenza a tutti i requisiti previsti dalla normativa e accertare l’avvenuta e regolare interconnessione.

«L’autocertificazione può essere facilmente gestita in autonomia dal legale rappresentante dell’impresa?»

La nostra esperienza quotidiana ci dice che spesso non è così. La procedura di autodichiarazione richiede conoscenze specifiche e un elevato livello di precisione. Un eventuale errore nelle dichiarazioni attestanti l’accesso ai benefici fiscali può avere conseguenze gravi, comportando per il dichiarante addirittura una responsabilità penale, oltre che una sanzione amministrativa che può arrivare ad ammontare fino al 200% del credito d’imposta richiesto.

«L’Agenzia delle entrate potrebbe contestare la perizia

No: la perizia giurata e asseverata necessaria per l’accesso al credito d’imposta accerta la totale rispondenza alla normativa. Viene redatta da un ingegnere iscritto all’ordine professionale nella sezione A e solleva l’imprenditore da qualsiasi responsabilità legata alle informazioni fornite e all’agevolazione utilizzata. La perizia viene elaborata in seguito a un sopralluogo per la verifica dei requisiti a bene consegnato e collaudato, e include una relazione tecnica dettagliata.

Credito d’imposta 4.0: l’identikit

L’incentivo si applica sui beni strumentali con aliquote diverse a seconda dell’ammontare dell’investimento e della tipologia (materiale o immateriale). È utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dallo stesso anno di avvenuta interconnessione del bene.

BENI MATERIALI 4.0

Nuovi macchinari, impianti, attrezzature strumentali indicati nell’allegato A alla legge n. 232/2016.

  • Credito di imposta del 40% per la quota di investimento fino a 2,5 milioni di euro;
  • Credito di imposta del 20% per la quota di investimento oltre i 2,5 milioni di euro e fino ai 10 milioni di euro;
  • Credito di imposta del 10% per investimenti da 10 milioni di euro fino a 20 milioni di euro.

BENI IMMATERIALI 4.0

Software e tecnologie digitali ricompresi nell’allegato B alla Legge 232/2016.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 21 del decreto Aiuti, in vigore dal 18 maggio 2022, convertito con modificazioni dalla L. 15 luglio 2022, n. 91 (in G.U. 15/07/2022, n. 164), è incrementato il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali immateriali 4.0: solo per l’anno 2022 l’aliquota sale dal 20 al 50%.

SCADENZE

Il beneficio è valido per investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022 o 30 giugno 2023 (a condizione che l’ordine sia stato accettato e che si sia pagato un acconto per almeno il 20% del valore dei beni entro il 31 dicembre 2022).

Il team di Agevola è a disposizione per fornire informazioni, assistenza e una consulenza mirata in merito alle opportunità d’incentivazione alla Transizione 4.0. Un partner affidabile, dalla presentazione della domanda fino all’eventuale richiesta di attività ispettiva; un punto di riferimento per essere sempre aggiornato e supportato al meglio in ogni investimento.

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Jessica Gaigher / The Founder

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