ESG: le azioni volontarie che mutano la sostenibilità in opportunità

ESG: le azioni volontarie che mutano la sostenibilità in opportunità

Per adempiere agli obblighi di legge imposti a tutela del benessere umano e dell’ambiente, alle imprese viene richiesto un approccio proattivo, non basato sulla mera obbedienza, ma aperto ad azioni spontanee capaci di promuovere un atteggiamento convintamente sostenibile. ESG: le azioni volontarie che mutano la sostenibilità in opportunità. L’obiettivo è lo sviluppo, tra collaboratori e stakeholder, di una sensibilità condivisa, attraverso l’applicazione volontaria di procedure, pratiche e norme dirette a costruire l’identità vera, partecipata e sostenibile dell’azienda.

Di Michele Vasselai, responsabile marketing e vendite per Studio Essepi e consulente di Agevola in materia di sicurezza sul lavoro, ambiente e privacy

La scorsa settimana abbiamo introdotto il tema della sostenibilità d’impresa, con un focus sul rispetto, richiesto alle aziende, di precise normative, emanate per tutelare il benessere umano e l’ambiente. Oggigiorno e in futuro sempre di più, tuttavia, per adempiere a questi obblighi di legge l’industria non potrà basarsi su un approccio di sola obbedienza, nel senso di mera applicazione della legge.

Questo principio si basa su un semplice assunto: percepiamo ciò che ci viene imposto come un appesantimento che tendiamo a vivere passivamente, mentre ciò che è spontaneo come qualcosa di piacevole che vogliamo fare in maniera attiva. Ed è proprio sulle azioni volontarie, oltre che sul rispetto delle leggi, che si struttura un atteggiamento veramente sostenibile.

Le imprese avranno bisogno di sviluppare tra i propri collaboratori e stakeholder una sensibilità condivisa, e per farlo dovranno orientarsi a percorrere anche la strada della libera applicazione di procedure, pratiche e norme che contribuiranno a costruire l’identità vera, partecipata e sostenibile dell’azienda, facendo in modo che questa si propaghi lungo tutta la filiera del proprio ciclo di produzione di beni e servizi.

La certificazione ISO 14001

Certificarsi secondo la ISO 14001, ad esempio, non è obbligatorio, ma è frutto della scelta dell’organizzazione che decide di attuare un proprio sistema di gestione ambientale. Questa certificazione di processo attesta uno standard relativamente a un apparato di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, ricercandone sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile.

Dal sommario di questa norma è possibile prendere alcuni punti significativi che ben ne sintetizzano l’orientamento alla sostenibilità:

  • «specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale che un’organizzazione può utilizzare per sviluppare le proprie prestazioni ambientali»;
  • «è destinata a un’organizzazione che desidera gestire le proprie responsabilità ambientali in un modo sistematico che contribuisce al pilastro ambientale della sostenibilità»;
  • «aiuta […] a raggiungere gli esiti attesi dal proprio sistema di gestione ambientale, che forniscono valore aggiunto per l’ambiente, per l’organizzazione stessa e per le parti interessate».

Coerentemente con la politica ambientale dell’organizzazione, gli esiti attesi di un sistema di gestione ambientale comprendono l’adempimento degli obblighi di conformità e il raggiungimento delle prestazioni e degli obiettivi ambientali.

La certificazione ISO 45001

La certificazione ISO 45001 è applicabile a qualsiasi organizzazione che desideri implementare e sfruttare le opportunità di SSL.

Sempre dal sommario, questa norma:

  • «specifica i requisiti per un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (SSL)»;
  • «consente alle organizzazioni di predisporre luoghi di lavoro sicuri e salubri, prevenendo lesioni e malattie correlate al lavoro […] migliorando proattivamente le proprie prestazioni relative alla SSL».

In sostanza, facilita l’organizzazione nel raggiungimento dei risultati attesi del suo sistema di gestione per la SSL, ovvero il soddisfacimento dei requisiti legali e di altri requisiti cogenti, il miglioramento continuo delle prestazioni e il raggiungimento degli obiettivi in materia.

Il bilancio di sostenibilità

Le certificazioni in ambito salute e sicurezza sul lavoro e ambiente possono essere di supporto per l’elaborazione di un bilancio di sostenibilità che sintetizzi la performance ESG (Environment, Social, Governance). Un report con il quale un’impresa rende conto pubblicamente dei propri impatti socio-ambientali (e socio-economici) verso tutti i soggetti con cui viene a contatto, riportando i risultati generati nello svolgimento della sua attività. Le certificazioni risultano quindi un passaggio imprescindibile per organizzare l’azienda secondo determinate procedure e processi personalizzati, che consentono di raccogliere più facilmente dati e statistiche che servono per raggiungere l’obiettivo di pubblicare tale relazione.

Esistono diversi strumenti che consentono alle aziende di intraprendere il percorso, non certo semplice e immediato, che porta a elaborare il proprio bilancio di sostenibilità. Non è scopo di questo articolo illustrarli, basti sapere che è importante scegliere quello adatto in base alla propria attività, al proprio mercato e ai propri obiettivi di crescita e sviluppo sostenibile.

I vantaggi per l’azienda che redige questo tipo di documento:

  • conquistare una “green reputation” che attrae l’interesse e gli investimenti di stakeholder sensibili a questi temi (percettibilmente in aumento);
  • di conseguenza, aumentare il valore percepito dagli stessi stakeholder, ma anche da parte di clienti e dipendenti, con una maggiore fidelizzazione e un incremento delle vendite;
  • attrarre giovani talenti, anch’essi sensibili a questi temi e desiderosi di contribuire positivamente alla società e all’ambiente;
  • creare nuovi business e accedere a nuovi mercati sostenibili;
  • ridurre i costi inefficienti, in seguito a un’analisi di dati prima non disponibili all’azienda;
  • implementare e migliorare il risk management, allargando la visione anche ai rischi di tipo sociale, ambientale e di governance e che hanno un impatto diretto su vari aspetti dell’attività aziendale;
  • ottenere condivisione e partecipazione attiva dei dipendenti, che genera una spinta nella motivazione e nella positività tra le persone.

Seguendo questo fil rouge, ecco quindi che le norme in materia di sicurezza sul lavoro e ambiente, siano esse obbligatorie o volontarie, assumono un significato diverso. Diventano strumenti per consentire alle imprese di costruire la propria dimensione sostenibile. E, di conseguenza, il proprio futuro.

Con i suoi servizi, mirati a facilitare la fruizione dei numerosi crediti d’imposta, contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati volti alla crescita responsabile, Agevola accompagna il cammino delle aziende orientate a trasformare le problematiche climatiche e le sfide ecologiche in opportunità.

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Jessica Gaigher / The Founder

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